Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

mente temporale) che separano, per così dire, il ,desi­ derio dal godimento. Questo perché l'apparato psichico foeudiano, in quanto ,sistema, è predisposto ad un fine ( , La diminuzione di tensione). Con l'intervento del dif­ ferimento (differimento ,del Trieb in Lieb, della li­ bido dell'io in libido oggettuale, del ·« piacere » nella «realtà ») al sistema ,differenziale della Vertretung si sovrappone una molteplicità di sistemi tendenti ali'omeo­ stasi, cioè al :loro ,equilibrio. C'è come il sovrapporsi tra un sistema di pura differenzialiità ed un altro, se mi si permette il neologismo, ,di pura differimenzialità (,da non confondersi con una banale psicologia gene­ tica): senonché questa sovrapposizione rende proble­ matica la valutazione del 'valore , di un oggetto (avve­ nimento o fantasma che ,sia). Qual è il valore di oggetti e ·rappresentanti che possono appartenere a diversi si­ stemi? In base a quale gioco un evento assume valore après-coup, l'etrospettivamente? 13. Abbiamo vi,sto che il formalismo saussuriano presuppone .il système des valeurs . -senza duscire per questo a descriverlo. D'altra parte la langue è un tutto presupposto ad ogni «identificazione» ,di unità, ma non deriva da alcuna unità �ndividuale. E' presupposto il . tutto, non le unità; ma proprio per questo il tutto non può essere 'scritto ' nei suoi elementi costitutivi, cioè finiti - la langue saussuriana, pur essendo tutta, lo è solo vi,rtualmente, nella masse parlante (CLG. 112-13) 13, cioè in qualcosa ,di illimitato; le serie sintagmatiche ed associative sono quindi anch'esse illimitate, benché si­ stematiche (da qui Làcan trarrà l'idea dell'Altro che manca sempre di qualche cosa, che non è · mai tutto). iL' ,interpretazione 'funzionalista ' di Saussure (vd. Du­ orot, 1968) dà invece al ,sy,stème, causa formale, anche e soprattutto W1a causa finale: la langue è un sistema di equilibrio peI'Ché è un utensìle di comunicazione. 76

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