Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

' deside:rarrte ', si avvede solo delle cose che gli intJe-­ ressano (quelle capaci di farlo godere). Voglio anche ,diTe che, in quanto valori, gli og,getti freudiani formano in qua1che modo sistema - in un -senso che sarà da precisare. Porterò qui un esempio tratto dalla psicopatologia . freudiana, queHo della malinconia (1915. Trauer und . Melancholie, G.W. X - It. VIII; 1921. Massenpsychologie und Ichanalyse, G.W. �III - It. IX; 1923. Das !eh una das Es, G.W. XIJiI - It. IX). Come si manifesta la sof­ ferenza depriessiva se non come dolore per ,il fatto che «il mondo ha perso valore»? Questa perdita è ripor­ tata da Freud ad un lutto (ed è veramente imlevante, per quello che abbiamo ,detto, che .l'oggetto perso si presenti come -reale o come immaginario), cioè ad urr oggetto-valore 1a cui assenza determina un croHo del «mondo» come insieme di ,tutti gli oggetti pulsionali. E' come se la viita del malinconico avesse perno forma (e quindi tutta fa sua « sostanza godente») riducendosi a pura materia amorfa, cioè a Todestrieb. Che cos'è il' Todestrieb se non questo «ritorno alla materia», aldilà ddlo ,sciogliersi di ogni forma della vita? (Se II. 259-74).. In effetti Eros e Thanatos non si oppongono in modo· puro e semplioe (dr. Laplanche 1970). La mahnconia. solo in appaTenza ,smentisce il Lustprinzip: è che --la libido, mancando di valori (di oggeHi), non può far altro che «scaricare»: la malinconia è «mortale» per- · ché, in un certo s e nso, è godimento puro: il Tod è· verità ,del Trieb 12 • Potremmo anche dire: la malinconia .è Lust del superio (dell'Altro) in quanto Lust «senza differenze». Und,co oggetto (odiato) di questo Lust è' uno scarto, l'Ich stesso, reale«senza valore» da evacuare, Ma se gli oggetti sono ' valori ', anche •le identifica­ zioni del soggetto lo sono. Qui la classica dicotomia rel�ioni d'ogget,to/identificazioni deve essere rivista:: 74

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