Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979
Sebbene alcuni elementi della teoria saussuriana fossero già reperibili nelle lettere pubblicate, contemporaneamente al primo saggio di Starobinski, da E. Benveniste, Lettres de Ferdinand de Saussure à Antoine Meillet, in « Cahiers Ferdinand de Saussure », XXI (1964), pp. 89-130; un vero, ampio, dibattito critico cominciò soltanto a partire dal 1968, con i saggi, in Italia, di A. Rossi, Gli anagrammi di Saussure: Poliziano, Bach e Pascoli, ip. « Paragone » [Letteratura], XIX (1968), n. 218/38, pp. 113-127; e di G. Nava, Lettres de Ferdinand de Saussure à Giovanni Pascoli, in « Cahiers Ferdinand de Saussure », XXIV (1968), pp: 73-81; e con gli inter· venti, in Francia, di M. Déguy, La folie de Saussure, in « Criti que », 25 (1969), pp. 20-26, e poi del gruppo di « Tel Quel». Una nuova monografia organica, dopo quella di Starobinski, veniva pubblicata nel 1972 da Peter Wunderli, Ferdinand de Saus sure und die Anagramme. Linguistik und Literatur, . Tiibingen, Niemeyer, 1972, uHeriormente arricclùta dallo stesso , Peter Wun derli, Ferdinand de Saussure: « l" Cahier à lire préliminaire ment ». Ein Basistext seiner Anagrammstudien, in « Zeitschrift fiir Franzosische Sprache und Literatur », LXXXII (1972), 3, pp. 193-216. In anni più recenti si sono aggiunti i contributi di G. Mounin, Les anagrammes de Saussure, e di G. Lepschy, Saussure e gli spiriti, entrambi editi in AA.VV ., Studi saussuriani per Ro bert Godel, Bologna, Il Mulino, 1974, pp. 235-241, e pp. 181-200. Qualche precisazione ancora è fornita da M. Minassian, Sur la correspondance de Meillet avec Saussure, relative aux anagram mes, « Bulletin de la Société Linguistique de Paris », LXXI (1976), 1, pp. 351-359. 2 Mi sia consentito di rinviare a C. Ossola, Les devins de la lettre et Zes masques du double: la diffusion de l'anagrammatisme à la Renaissance, in AA.VV ., Devins et charlatans au temps de la Renaissance, a cura di M.T. Jones-Davies, Paris-Sorbonne, 1979, (in corso di stampa). 3 Ci occuperemo qui, infatti, del solo Manoscritto (sugli otto depositati alla Bibliothèque Publique et Universitaire de Genève, relativi agli anagrammi ipogrammi) Ms. fr. 3967, contenente 1 quaderni dedicati da Sai.lssure all'analisi degli ipogrammi in Po. liziano, calcolati sulla base del testo fornito, in edizione critica, da Isidoro Del Lungo, più volte evocato dallo stesso Saussure, in: Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite di Angelo Ambrogini Poliziano, « raccolte e illustrate da ,Isidoro Del Lungo », Firenze, Barbera, 1867 (riedizione anastatica, da cui citiamo, in Opera omnia, a cura di Ida Mai:er, Torino, Bottega d'Erasmo, 1970; la nostra citazione, dalla Prefazione, p. XXII). 4 La leopardiana Crestomazia italiana / cioè scelta di luoghi insigni o per sentimento o per locuzione / raccolti / dagli scritti italiani in prosa / di autori eccellenti d'ogni secolo si concludeva infatti e culminava con una nutrita sezione, la Filologia appunto, 34
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