Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

Quintiliano contengono un breve capitolo sulla memo­ ria, ma le indicazioni pratiche ,sono parche e gli esempi assenti: veri rriflessi di routine, le regole dell'Arte anda­ vano da sé. Per pen�trarne oltre i precetti, bisogna rivolgersi a un compendio anonimo, più ingenuo (il cui autore, contemporaneo di Cfoerone, è stato a lungo confuso con lui), ,la Retorica ad Erennio. La Nova Rhetorica dà effettivam e nte delle regole per costruire i luoghi di memoria e delle regole per costruire le immagini. I luoghi « bisogna possederli imperturbabilmente, perché, se si può giooa:re con le ,immagini come con delle lettere che si possono cancellare qruando non ci se ne , serve _ più; le caselle devono sussistere, come la cera su cui si incide con l'anello ,sigillaria» 6 • Le architet­ ture devono formare un ' tutto completo, in modo che. la memoria pos,sa facilmente coglierle ed abbra:ccia,rle. Delle proporzioni sono dunque prescritte, un po' meno di trenta piedi •sepaTeranno Je caselle. Le distanze espri­ meranno anche per omotetia :l'importanza '.relativa degli oggetti del discorso. I luoghi sarnnno scelti deserti, « perché ,la solitu­ dine conserva più mtegre le immagini de1la memoria» 6 • Infine vi ,sono delle regole per , l'illuminazione... Quanto alle immagini, la · 1oro caratteristica princi­ pa1e è di essere as,solutamente sconvenienti 7 • Scatenate, direi. Se tutta -la retorica è una variazione attorno al tema della ,convenfonza, di ciò che è decente dfa-e o non dire in tale o talaltra occasione, la « Memoria» , si staoca nettamente da questo buon gusto. Le ma­ schere che è raccomandato comporre e di cui ,si ingom­ brano le braccia, i:l capo e gli abiti di un bric à brac di cose da dire, sono vestite di colori chiassosi, agghin­ date di corone, Je lòro toghe sono ampiamente mac­ chiate -di sangue o di fango, -il loro gesto è Hsso in posizioni gr-ottesche o spaventose, il viso straordinaria- 154

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