Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

matura rigida d'una gerarchia di tipi ramificati in or­ dini, oppure lo si abbandona come :i,rrecuperabile per­ ché verosimilmente inconsistente 14 • - Con la nuova ana;lisi, cambiano gli scopi e i metodi 15 : il linguaggio è i111 ol'dine così com'è - non bisogna trasformarlo ma comprenderlo. Non bisogna prescrivere, ma descrivere. Se ci sono paradossi, ques t i si devono non a qualche difetto ,del nostro linguaggio ma al fatto che non com­ prendiamo la sua logica. Ora è evident,e che l'opposizione tra la metodologia prescrittiva della vecchia analisi e la metodologia de­ scrittiva della nuova ricupera ;!' op posizione dei due metodi impiegati nel Medioevo per risolvere gli lnso­ lubilia: o pI'endere al'gomeinto dai paradossi per dichia­ rare ilLeoita, in nome della logica, una certa clas •se di pmposizioni; o, piuttosto che taglia["e il nodo, scio­ glierlo, col chiamare in causa non già delle proposi­ zioni ru . tempo stesso possibili e reali nel discorso ol'di­ nario, ma il modo in cui le apprendiamo , e che ci con­ duce a vedere nella lorn · esistenza - che è un fatto - un paradosso. - Molti hanno notato la sormigli:anza tra la soluzione, per esempio, di Guglielmo d'Ockham e le soluzioni « stratificazionali » di Russ·ell e di Tarski - a cominciare da RusseH stesso; inoltre può essere interes­ sante, ed è lo scopo che mi propongo in questa breve relazione, sottolineare l'analogia tra il secondo grande tipo di soluzioni dei medioevali e ;le posizioni della nuova ana'lisi 16• Qu esta analogia è sorprendente, rico­ noscibile fin nel deUagHo, e mi rincresce di poter solo indicarne le �an:di linee. 2.1 Sia la proposizione A: (A) Tutte le proposizioni sono false. Secondo i « restriittori », i termini di questa propo­ sizione non implicano per ·la proposizione stessa. La pro­ posizione A significa in realtà: « tutte 1 le proposizioni 116

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