Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
mantenimento della fantasia; d) rimozione di questa fantasia, la quale si impone nell'atto isterico, sia im mutata, sia modificata e adattata a nuove impressioni vitali; ed e) la fantasia ripristina eventualmente l'atto del soddisfacimento ad essa attinente ed apparente mente tralasciato. Questo è un ciclo tipico di attività sessuale infantile: rimozione - insuccesso della rimo zione - ritorno del rimosso» 5 • L'atto di scrittura si colloca nella parte terminale della traiettoria, quando il rimosso, tornando dal « di fuori » sembra assumere la medesima obiettività ed eterogeneità, rispetto al soggetto, delle elaborazioni che lo organizzano e lo rappresentano. Ciò che si perde è l'aggancio con il punto iniziale: vale a dire con le radici corporee del godimento che ora si rappresenta esclu sivamente come godimento dell'Altro. L'economia della produzione isterica realizza « un più di godimento » in quanto rompe l'equilibrio sostanzialmente 'di sussisten za ' dell'organizzazione minimale biologica con l'intro durvi la dimensione dell'Altro, possibilità non solo della riparazione, rispetto alla rimozione del godimento, ma anche della sua riproduzione allargata come ingiunzione · a dire, dire, purché si parli d'altro, cioè nella forma della sostituzione metaforica. Ciò che si smarrisce, in questo processo di trasformazione, è la substance jouis sante, la causa materiale del godimento, che si riconosce, ora, esclusivamente nella causa efficiente e nella causa finale, vale a dire nel significante, mezzo e limite del. · suo fluire 6 • Prossima alla follia, la scrittura isterica se ne al lontana quando, distogliendo lo sguardo dal corpo estraniato, coglie nei significanti il riflesso organizzato del fantasma che la mobilita ma è, a partire da una esperienza di estasi senza sapere che recupera la sua parola nella soggettività di un desiderio assogettato, desiderio dell'Altro� · desiderio umano. 98
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