Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

Elaborazione del parto « La donna è a perfezione. Il suo morto Corpo ha il sorriso del compimento, Un'illusione di greca necessità Si sono rannicchiati i morti infanti ciascuno Come un bianco serpente a una delle due [piccole Tazze di latte, ora vuote. Lui li ha riavvolti Dentro il suo corpo come petali » {da: ·Sylvia Plath, Orlo) Un testo infantile, con l'urgenza dei suoi contenuti e la materialità stessa della sua elaborazione, pone con autorità la questione del godimento. Chi scrive è una bambina che si colloca sotto il segno dell'isteria e che, . di là, ci sfida ad intendere il sapere che essa disvela e cela al tempo stesso, un sapere che concerne la ses- . sualità femminile, impossibile dunque, indecente, in­ dicibile. Lo scritto che ella ci porge chiede, come un sintomo, di essere sottoposto ad interrogazione, di es­ sere decifrato a partire dal luogo stesso della sua iscri­ zione, il corpo, sul quale, come un tatuaggio, si incide. Ci serviremo dunque di un testo, che non ha nulla di letterario, per esemplificare il lavoro analitico svolto in questi anni con la bambine e per dar conto delle elaborazioni teoriche che intorno ad esso si sono ve­ nute sedimentando. Il testo infatti parla come un tutto: non vi è con- 93

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