Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

nozione di libero arbitrio, mettono in discussione la possibilità stessa dell'etica e della religione: Les deux idées que représentent ces mots Hasard, Pro­ vidence sont inconciliables. Si le Hasard n'est pas, il faut admettre le Fatalisme, ou la coordination forcée des choses humaines à un plan général. Pourquoi donc resisterions­ nous? Si l'homme n'est plus libre, que devient , l'échafaudage de la morale? Et s'il peut faire sa destinée, s'il peut par son libre arbitre arreter l'accomplissement du plan général, que devient Dieu? 51 • Se lo hasard testimonia di uno scandalo logico ed etico radicale, il pressentiment, la prophétie sembrano invece contenere un inizio di razionalità: Les évènement 1 s qui attestent l'action de l'Humanité, et qui sont le produit de son intelligence, ont des causes dans lesquelles ils sont préconçus, comme nos actions sont ac­ complies dans not,re pensée avant de se reproduire au dehors; les pressentiments ou les prophéties sont l'aperçu de ces causes 52 • Ora, ne La Duchesse de Langeais questo fenomeno riceve un'illustrazione esemplare attraverso lo strumento privilegiato della «seconda vista»: il fantasma onirico. All ' inizio del romanzo un sogno premonitore - favo­ rito dal «caso» - mentre desta la curiosità della duchessa nei confronti di Montriveau, costituisce anche la matrice immaginaria che condizionerà i loro rap­ porti e da cui dipenderà non solo lo sviluppo parallelo e antinomico della vicenda dei due protagonisti ma l'organizzazione stessa del romanzo e la sua struttura profonda. Il carattere peculiare di tale sogno in -ap­ porto agli altri esempi offerti dal romanzo balzachiano, è quello di costituire un'anticipazione soltanto condi­ zionata, di fondarsi cioè su di un materiale preventi­ vamente dato, limitandosi ad imporgli un senso nuovo o diverso. Di conseguenza il testo del sogno è estrema- 44

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