Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
l'amore e perciò del destino della duchessa, e conno tando quest'ultimo come destino religioso, prefigura zione di decadimento fisico e di clausura monacale 43 • Non stupisce quindi che, bruscamente assalita e rapita all'uscita del ballo, costretta ad ascoltare la se vera requisitoria dell'amante in un ambiente estraneo ed esotico, reso più inquietante dai preparativi di una crudele tortura, Antoinette si trasformi dalla duchessa frigida ed altera nel cui carattere « il y avait du moi de Médée» 44 , in una «pauvre femme qui [t'] aime » 45 , creatura umile e sottomessa e palpitante di passione. Tale trasformazione costituisce un capovolgimento radi cale del suo carattere e delle sue abitudini: alla frivola regina dei salotti, semplicemente paga della gioia nar cisistica di trionfare con la propria freddezza sull'amore suscitato, si sostituisce la femme vraie, agitata dalla passione e pronta ad ogni sacrificio per soddisfarla. Inizia così la sua lunga agonia: esaurito il tempo delle premonizioni, comincia quello dell'at _ tesa, dell'esclusione subita e dei tentativi frustrati - stasi e lunga «pas sione» che il destino, sotto forma ora del «caso» si incarica di rendere vana e definitiva ad un tempo. In tre occasioni Antoinette assume l'iniziativa per infrangere l'indifferenza dell'amato: invierà, allo scopo di compromettersi, la propria carrozza di fronte alla sua abitazione; vi penetrerà illecitamente corrompen done il · domestico e infine vi si recherà dopo aver indi rizzato a Montriveau l'appello estremo. Strutturalmente i tre episodi costituiscono una progressione che, se da un lato sottolinea l'importanza critica rivestita dal caso, dall'altro ha la funzione di modulare in crescendo il tema della solitudine e dell'assenza iscrivendolo nel corpo o nei suoi sostituti e precipitando i tempi della retraite definitiva. l'invio della carrozza ha lo scopo di denunciare di fronte alla società la sua relazione con Montriveau: « je désire que tout Paris sache ou 41
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