Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

sivamente si concentra l'investimento erotico. Nutrita di concessioni sporadiche, irritata dall'attesa, la passione si esaurisce nei propri preliminari, nel bacio e nella carezza, promessa sistematicamente delusa di un rap­ porto erotico completo. Non diversamente da altre eroine balzachiane, ma­ dame de Langeais sembra provare, in questa drastica coartazione della sensualità, una soddisfazione fine a se stessa 3 3. E tuttavia, per quanto dominata e differita, la passione non le è completamente estranea: se tra­ spare implicitamente dalla contradditorietà del suo com­ portamento, si manifesta soprattutto nella · necessità della sublimazione musicale 34 • Mentre nell'episodio del convento la musica avrà valore preminentemente te­ stuale, essa funge qui da semplice misura disciplinare, freno e derivativo della passione, cui si aggiunge in una fase ulteriore la dolorosa consapevolezza di una con­ dizione di solitudine e di esilio 3 5 • Ma si tratta di casi isolati in cui la passione si mostra per il negativo, ribadendo la propria radicale irreprocità. In questo senso non vi è alternativa al-la segregazione del bou­ doir: fra codice sociale e libertà sessuale, desiderio e repressione, esso istituisce un equilibrio instabile e per­ petuamente minacciato e sarà proprio l'irruzione di Montriveau nell'intimità proibita della chambre a in­ frangere, con la ritualità dei tempi e del luogo, ogni possibilità di comunicazione fra i protagonisti. Tale ribellione alla legge imposta dalla duchessa segna l'av­ vento di Montriveau alla maturità e l'adozione di un codice alternativo, · destinato a capovolgere le loro posi­ zioni rispettive. Implicitamente favorita dal malin­ teso 36 , questa evoluzione è bruscamente accelerata dal­ l'intervento di Ronquerolles, che all'inesperienza del protagonista oppone la cinica conoscenza della donna e dell'amore. Dalla sua diagnosi lucida ed impietosa, emerge un ritratto di donna · frigida ed orgogliosa, de- 39

RkJQdWJsaXNoZXIy