Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

IV); C'.l.Zeneuve di una faccia impura della potenza numinosa - impurità che viene allontanata con il tabù - e di una sua faccia positiva, che attraverso il rito diventa fondamento dell'ordine cosmico e sociale (Les rites et la condition humaine, Paris 1958; La sociologia del rito, Milano 1974); per M. Douglas la vera con­ troparte della purezza ( = classificazione ordinata delle cose a costituire il sistema sociale) non è la semplice separazione e il disordine materiale, ma il pericolo che si affaccia quando un fenomeno imprevisto mette in discussione i capisaldi stessi del sistema (Purezza e pericolo, Bologna 1975). Andrebbe qui ricor­ data anche la lettura, solo apparentemente secolarizzata, di G. Bataille sull'eccesso e sul divieto, in: L'erotismo, Milano 1962 (e anche la suà ripresa in campo biblico da parte di F. Belo, Lecture matérialiste de l'évangile de Mare, Paris 1974, passim). 1s Segnalato da Max Weber in Economia e società, vol. II, Milano 1961, pp. 431 ss. 19 Per il concetto di purezza nella religione biblica, e la sua progressiva spiritualizzazione, cfr. la voce katharos (e derivati) nel GLNT (Grande Lessico del Nuovo Testamento), IV, Brescia 1968, coll. 1255-1302 (la voce è dovuta a F. Hauck e R. Meyer). 20 Vedi anche qui P. Ricoeur, Finitudine e colpa, Bologna 1970, pp. 271-294 (sopratt. 280 ss.). 21 Direi, una specie di Gestalt, non contemplata ma agita (meglio ancora «patita»). 22 «l'inflazione del sessuale è caratteristica del sistema stes­ so dell'impurità, al punto che tra sessualità e impurità sembra in un tempo immemorabile essersi stretta una complicità indis­ solubile» (Ricoeur, Finitudine e colpa, p. 274). 23 Cfr. Pfiirtner, La Chiesa e la sessualità, Milano 1975. 24 Vedi soprattutto R. Bultmann, Theologie des Neuen Te­ stament, Tiibingen 1961 4 , pp. 232 ss. zs Sul concetto luter:ano di concupiscenza e il suo influsso sulla crisi monastica di Lutero cfr. G. Miegge, Lutero giovane, Milano 1977', pp. 65 ss. 26 Delle suore di Port-Royal si diceva, con estrema disap­ provazione, che erano «pure come angeli e superbe come de­ moni». 21 Ne sono testimonianze antologie di composizioni poetiche dedicate a Maria, dove il disegno di fondo è sempre la contrap­ posizione tra l'intatta bellezza della Vergine e l'indegnità morale del poeta. Tra tante: Antologia della poesia religiosa italiana (a cura di G. Papini), Milano 1923. 28 R. Pettazzoni, L'onniscienza di Dio, Torino 1955; id., L'Es­ s ,ere supremo nelle religioni primitive, Torino 1957. 29 Per le informazioni essenziali (anche bibliografiche) ri­ mando a: La grazia come libertà, pp. 128 ss. 30 D. De Rougemont, L'amore e l'Occidente, Milano 1977, pp. 154

RkJQdWJsaXNoZXIy