Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

sul terreno delle religioni e di importanza centrale per il cristianesimo (Dio, Padre di Gesù Cristo e, in lui, di ogni uomo). Qui la teologia si è già impegnata, svi­ luppando un nutrito dialogo anche con le scienze del­ l'uomo, in particolare la psicoanalisi 46 • C'è poi l'immagine del signore, titolo fondamentale della cristologia del Nuovo Testamento. Sarebbe tutto da vedere se e come la dialettica hegeliana di servo/si­ gnore possa aprirsi a un genere di riconoscimento elar­ gito come puro dono, senza tramutarlo nel suo contra­ rio, l'alienazione; e se e come entro l'accoglienza del dono divino trovi posto il momento della lotta 47 • La creatività del fiat di Maria nel momento in cui si pro­ clama « la serva del Signore » (Le ib.) costituisce, in un'ottica ermeneutica di fede, la metafora vivente di un riconoscimento che, accettato, genera identità e pro­ muove militanza esistenziale. Armido Rizzi 1 «doctrinam, quae tenet, beatissimam Virginem Mariam in primo instanti suae conceptionis fuisse singulari omnipotentis Dei gratia et privilegio, intuitu meritorum Christi Jesu Salva­ toris humani generis, ab omni originalis culpae labe praeserva­ tam immunem» (Bolla «Ineffabilis Deus» cfr. Denzinger-Schon­ metzer, Enchirion Symbolorum, ed. 33·, 1965). 2 P. Gabriele M. Raschini 0.S.M., La Madonna secondo la fede e la teologia, vol. III, Roma 1953, p. 11, nota 1. 3 Come per es. nel goffo endecasillabo di Tommaso Cam­ panella: Lo può, lo dee, lo vuol. Che fia? Farallo citato in Raschini, op. cit., p. 76, nota 2 (il quale commenta che l'opposto di una convenienza «qualificata» - qual'è quella del­ l'Immacolata Concezione - è l'impossibilità, essendo impossi­ bile che Dio faccia cose «sconvenienti»). 4 Dopo la Riforma, si può parlare soltanto di comunità cat­ tolica. Le confessioni protestanti rifiutano questo dogma; con esse, e dietro il loro influsso, anche la chiesa ortodossa è venuta staccandosi, negli ultimi secoli, dalla sua tradizione anteriore, 152