Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

C. Il nome (o l'identità responsoriale del soggetto) Secondo Karl Rahner, uno dei più noti teologi vi­ venti, il messaggio più profondo del dogma dell'Imma­ colata è che sull'esistenza dell'uomo - di ogni uomo - è pronunciata fin dall'inizio la parola di Dio: parola di amore gratuito e fedele, cioè primo ed ultimo, crea­ tore e liberatore 40 • Nell'Immacolata si specchia l'esi­ stenza umana in quanto �< fiat » di Dio, l'ultimo e il più alto dei « fiat » pronunciati al mattino del mondo 41 • Ma il brano di Vangelo che si legge da secoli nella Messa dell'8 dicembre - festa dell'Immacolata -, si conclude con un altro « fiat », pronunciato, questo, da labbra umane: all'annunc;o dell'angelo che la vuole madre di Dio, Maria risponde con il suo consentimen­ to: « fiat mihi secundum verbum tuum » (Le 1,38). Ora, la tradizione ha amato sottolineare il carattere di li­ bertà e il peso di creatività di questa risposta di Maria. « L'incarnazione è stata non soltanto l'opera del Pa­ dre, della sua Potenza e del suo Spirito, ma pure l'ope­ ra della volontà e della fede della Vergine. Senza il consenso della purissima, senza il concorso della sua fede, quel disegno sarebbe stato altrettanto irrealiz­ zabile che senza l'intervento delle stesse tre Persone... Come egli volle incarnarsi, così volle che sua Madre lo generasse liberamente, con piena adesione» 42 • Il mas­ simo della libertà (il fiat di Maria) e il massimo dell'ef­ ficacia (l'unione tra finito e Infinito nell'Incarnazione): ecco una compiuta figura dell'umano. Ma dire Immacolata è riconnettere questo zenit di libertà umana all'Appello fondante; è riscoprire insie­ me al carattere creativo della decisione dell'uomo, il suo carattere secondo, responsoriale o responsabile (secondo l'accezione pienamente referenziale che il ter­ mine originariamente comporta: rispondere a qualcuno 148

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