Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
sato pensare a una specie di sintesi a priori tra l'espe rienza dello sporcarsi del corpo e quella dell'impurità della coscienza; tale sintesi è appunto il sentimento della colpa come macchia 21 • Con questo non intendo affatto concederle l'impri matur di una qualunque ortodossia, ma indicare in essa soltanto un buon punto di partenza. Il fatto che, su questa strada, sia anche troppo facile collegare in forma privilegiata l'impurità alla sessualità 22 ribadisce quanto poco fa è stato detto di corsa: il concetto di macchia (e quindi di immacolata) è un concetto sporco, un magma semantico. Propriamente non è un concetto, ma la sua cellula germinale simbolica. E qui è il suo vantaggio: che dentro ci si può muovere, la si può per correre, imboccando vicoli ciechi ma anche ricercando una pista che porta lontano. Il potenziale ermeneutico dell'Immacolata Concezione è tutto in questa percor ribilità, variegata e - al limite - contraddittoria; può essere un sogno infantile che nasconde sotto il candido velo verginale fantasmi di paure inconfessate, come può essere la più alta lucidità e luce dell'insonne ricerca di verità esistenziale. Tracce infantili sono certamente presenti nella ri flessione di Agostino: per lui, mezzo di trasmissione del peccato originale è il piacere dell'unione sessuale; ragione sostanziale (non unica) per ammettere in Maria la colpa di origine è dunque il suo concepimento at traverso un normale rapporto coniugale, a differenza di Gesù, la cui concezione èl immacolata (in lui) perché verginale (in sua madre). L'agostinismo ha fatto scuo la nella spiritualità cattolica, aldilà delle dispute teo logiche e delle speculazioni sul modo di trasmissione del peccato originale. La tendenza a concentrare l'ane lito e lo sforzo morale nella ragione della disciplina sessuale è una caratteristica troppo nota dell'educa zione cattolica perché sia il caso di insistervi 23 • A que- 138
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