Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
nostro sforzo per esistere e del nostro desiderio di es sere, attraverso le opere che testimoniano di questo sforzo e di questo desiderio» 13• E sappiamo - è la terza avvertenza - che questo campo dell'interpretazione dell'immaginario simbolico è essenzialmente conflittuale. Potremo anche prescin dere da uno smistamento secco dei procedimenti e de gli esiti di lettura in ermeneutiche riduttive ed erme neutiche instaurative 14• Ma non possiamo certo sot tacere che, pur riconoscendo la legittimità di una ar cheologia del simbolo, noi ci muoviamo nel senso di una sua teleologia 15, dove la vigilanza critica nei con fronti del vissuto simbolico viene esercitata dentro la sua pretesa di valenza rivelatrice, non contro di essa né suo malgrado. L'ascolto fenomenologico è il nostro atteggiamento (o metodo se si vuole); dove anche gli apporti delle scienze umane vengono assunti in un movi mento di partecipazione all'intenzionalità dell'oggetto 16 • A. La macchia (o il puro/impuro come itinerario di esperienza) - Nell'ambito degli studi di etnologia e di antropolo gia sociale e religiosa, la coppia puro/impuro costi tuisce un nodo categoriale irrinunciabile per la com prensione del sacro in quella che appare una sua con notazione essenziale: l'ambiguità. Da una parte, il sa cro è ordine, razionalità, cosmos; e impuro è tutto ciò che può minacciare quest'ordine, metterlo a re pentaglio. Dall'altra, il sacro è la potenza, la vitalità erompente ed eccessiva che surclassa ogni ordine e travalica ogni razionalità; come tale, esso è la forma e la forza primordiale dell'impuro 17 • Nella tradizione biblica e cristiana l'ambiguità del 135
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