Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
tanto sostenere la possibilità di princ1p10 dell'Imma colata Concezione; ma il suo contributo diventava co munque determinante per coloro che ne sostenevano la effettiva realtà, abbattendo la difficoltà teologica di maggior peso. I secoli XIV e XV vedono fronteggiarsi francescani e domenicani: i primi, vicini al popolo e alle sue aspirazioni devozionali, e quindi difensori dell'Immaco lata; gli altri, eredi della tradizione tomista e della sua sobrietà teologica, contrari dunque a una novità senza fondamento biblico e di incerta formulazione concettuale. Nel 1439 il concilio di Basilea dichiara la dottrina dell'Immacolata Concezione conforme alla fede cattolica e alla Scrittura, e ne impone l'accetta zione a tutti i fedeli; ma venendo meno a quel concilio l'approvazione papale, esso non può avere carattere vincolante. La discussione si riaccende, spesso aspra e perentoria. Nel 1483 Sisto IV proibisce, sotto pena di scomunica, che le due parti in causa presentino ognuno come eretica ed empia la sentenza contraria. Il concilio di Trento non prende posizione, e si limita a rinnovare la prescrizione di Sisto IV. Ma le azioni dei difensori dell'Immacolata sono costantemente in rialzo, e il suo culto non cessa di estendersi. Nel 1661 Alessandro VII determina l'ogget to e il significato esatto della festa dell'Immacolata Concezione; nel 1708 Clemente XI la estende alla chie sa universale. Diocesi, re, intere popolazioni si mettono sotto il patrocinio di Maria Immacolata; in suo onore si fondano ordini religiosi, contemplativi, insegnanti, militari; alcuni devoti arrivano al punto da impegnarsi a versare il loro sangue per questa causa 10 • La defini. zione di Pio XI nel 1854 non farà allora che sigillare in forma irrevocabilmente vincolante questo sentimento comune di tutta la cattolicità 11• 132
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