Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
sce poi la festa di un elemento ulteriore: Maria viene concepita dal seno sterile di Anna, come Giovanni Bat tista (sulla linea di personaggi importanti dell'Antico Testamento) dal seno sterile di Elisabetta. Soltanto con .l'arrivo in Inghilterra e in Francia la festa precisa il suo contenuto nel senso dello sviluppo posteriore del- la dottrina: vi si celebra la concezione (passiva) di Ma ria immune dalla colpa originale. Ma proprio questa precisazione dell'oggetto accende la prima polemica esplicita sull'Immacolata Concezione. Figure ecclesiastiche del calibro di un Bernardo di Chia ravalle intervengono con durezza contro questa inno vazione culturale e dottrinale, non riuscendo a scor gere come questa possa conciliarsi con la concezione agostiniana del peccato e quindi con l'universale esi genza di redenzione da parte di Cristo. Sostanzialmente identica è la posizione di Alberto Magno, di Tommaso d'Aquino, di Bonaventura e di quasi tutti i grandi let tori della Scolastica: è comune a tutti costoro il rico noscimento che Maria deve essere stata purificata dal peccato prima della nascita, ma dopo il concepimento; la sua posizione di eccezione a confronto degli altri uomini (santificati nel battesimo) non può , essere spin ta fino a negare o a mettere in pericolo l'affermazione fondamentale del cristianesimo: tutti i membri del ge nere umano devono essere redenti da Gesù Cristo, per ché tutti entrano nell'esistenza in condizioni originarie di peccato. A questa argomentazione Duns Scoto oppone che affermare la santificazione di Maria nell'istante stesso del suo concepimento non significa sottrarla all'azione redentrice di Cristo, ma radicalizzare l'efficacia di que sta azione; Maria sarebbe stata di diritto sottoposta al peccato di origine, anche nell'ipotesi che ne sia stata di fatto immune per un intervento preventivo del la grazia di Cristo. Con questo, Scoto intendeva sol- 131
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