Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

sma narcisistico. La prossimità della isteria con la depressione si impone a Freud attraverso la clinica ma non trova una adeguata sistemazione teorica nel suo schema che si fonda, come sappiamo sulla contrap­ posizione della bisessualità psichica. Trattando delle fan­ tasie isteriche, Freud porta ad esempio un sogno ad occhi aperti, raccontatogli da una giovane donna, senza, almeno apparentemente, dar adito di aver colto la sua attinenza alla malinconia, a ciò che abbiamo denomi­ nato, la elaborazione del parto 38 • « Una mia paziente, racconta Freud, che avevo pre­ cedentemente resa attenta alle sue fantasie, mi rac­ contò di essersi trovata una volta improvvisamente in lacrime per la strada e, dopo aver rapidamente riflet­ tuto perché piangesse, era riuscita ad afferrare il ban­ dolo; aveva immaginato di contrarre una affettuosa relazione con un virtuoso di pianoforte ben noto in città (ma sconosciuto a lei personalmente) di aver avuto un bambino da lui (era senza figli) e di essere stata poi abbandonata in miseria insieme al figlio». L'espe­ rienza di abbandono · e di miseria, caratteristiche della malinconia, si impongono paradossalmente, proprio nel momento in cui la donna immagina di ricevere il figlio (che si presume desiderato). Ma è il fatto di 'riceverlo da lui ' ciò che la pone brutalmente di fronte alla sua mancanza, alla constazione che lei non ne possiede di propri. Basta pensare alla depressione puerperale per comprendere, come la nascita del bambino reale celebri la morte del suo fantasma notturno. Eppure la mancanza è, come abbiamo detto, ciò su cui si sostiene il desiderio nel suo aprirsi alla domanda all'altro che è sempre domanda dell'altro. Se ripen­ siamo al sogno della macellaia, che si presenta come il sogno di un desiderio inesaudito, vediamo, nella con­ cretezza del lavoro onirico, come l'inconscio preservi 118

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