Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
rappresentato, nel corso dell'infanzia, per lo più dalla bambola o da una analogo oggetto transizionale 31 • La costituzione dell'oggetto procede di pari passo con quella del ,soggetto, sottratto, in tal modo, all'indif ferenziazione narcisistica: « Solo quando avviene l'in vestimento d'oggetto, afferma Freud, diventa possi bile discriminare una energia sessuale - la libido - da una energia delle pulsioni dell'Io» 32 • L'oggetto, in quanto altro da sé, infrange l'unità immaginaria introducendo la mancanza nel cuore stes so della pienezza. La sessualizzazione si fonda allora sulla parcellizzazione, su quel « non tutto » che provoca la apertura del cerchio narcisistico, che induce il pa radosso di una domanda all'altro proprio di ciò che si possiede. E' questa l'elaborazione che Francesca rappresenta nel suo scritto - sotto forma di un mito personale - ove la pregnanza si tramuta in richiesta attraverso un procedimento di azzeramento del possesso. Qual che cosa di simile al gioco del rocchetto ove l'oggetto, che il bambino teneva in pugno, è atteso comparire da sotto il mobile, da uno spazio esterno indotto dal lancio stesso. Se non che qui, nella elaborazione del parto, l'oggetto perduto è atteso sì dal di fuori ma co me dono da parte di un altro che è supposto posse derlo, in un gioco di scambi che ha per terreno il corpo e per posta il godimento 33 • Ci sembra di rico noscere, a questo punto, nel fantasma di parto, il con tenuto di quelle fantasie che Freud aveva descritto, in termini essenzialmente dinamici, a proposito del- 1'atto isterico. Ciò che dapprima viene vissuto nella pregnanza dell'autoerotismo e che successivamente si stacca dal corpo sino a provenire dall'esterno, come un dono, non è che il bambino della notte, sottoposto però ad uno scambio di segno, ad uno scarto qualita tivo, che provoca la sua metamorfosi da animale im- 115
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