Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978
La parola orientata wtto l'ago ,calamitato del transfert guizza in molte pagine del suo libro. Nel sogno !Ì.nven tato e messo in bocca all'uomo dei topi, sogno taciuto da costui nell'ultima seduta col maestro. Sogno compo sto oon i materiali dell'analisi che conosciamo e indiriz:ziato a un oggetto privilegiato di transfert, l'intimo amico Franz. E' ,un esempio divertente. Se ne trovano molti. Mannoni questa direzionalità del ,senso la chiama, in opposizione alla 1inguistioa generale, semantica ap plicata. Applicata a ,che cosa, prima di tutto al mit tente ,e al destinatario della lettera, insomma all'inter soggettività. Cioè ancora, alla funzione trnsferenziale. So� spensione e insieme p11ecipiitazione dentro i campi dei sensi: l'ambiguità semantica aggiunge piuttosto che occultare. Per materializza:rie questo campo della semantica ap plicata dovremmo forse andare al concetto de Jalangue quale viene .ripreso da Lacan nel libro di Jean�Claude Milner, L'amour de ?a langue, anch'esso pTesso H Seuil « au Champ freud�en ». ,« Un punto può essere definito nel quale la lingua e j , l desiderio inconscio si articolano». Anche per Milner l'omofonia - già quella degli ana grammi di Saussure - disfa la dicotomia discreta del differell2lia1e e prende figura in un luogo sovrano. Il significante della linguistica si riiv e la del tutto inade guato di fronte all'omofonia. Così già appariva im Saus- 1sure che per gli anagrammi aveva dovuto supporre un sapere iniziatico, , segreto, dimenticato. E' singolare che leggendo questo libro venga da ri sponderie alla domanda che ha ,tormentato i pedagoghi nostrani: a che cosa serve ,il latino e il greco? Ebbene serve perché :iJ luogo sovrano in cui ·1a .lin gu a esoe dal campo - delle dicotomie lineari del segno e .si produce \irn quella soggettivazione di cui abbjamo parlato, quel luogo è il luogo della lingua che manca, il luogo della purezza della lingua, dell'amorie - oome dioe il ti- 189
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