Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978

Un furore Venne il momento di chiamar.re il regista: molti gri­ damno il suo nome, Giorgio Giorgio, e a batte11e ,le mani in quel modo, mentI1e gli attori fìarcevano Jargo sul proscenio, disponendosi m linee morbide e cunre d'ali ,snodate, indipendenti, arretr:anti senza volo, con libera lenta caduta, sembrava ,scongiurato ogni dis­ senso, giurata a colui che dov,eva apparire l'unanimità del ,successo. E:ria ,ancoI1a tea:tI10. Pensavo che St!'ehler poteva tranquillamente uscirie dalle quinte, ed ebbi un attimo di curiosità per :hl modo ,e il passo con cui av:riebbe infilato l'isola Zia:Uera catasta di botole e di leve della sua Tempesta. Ma ,era già là, in mez:z,o agli attoI1i, che serravam.o Je file - magnetismo d'ali che si riannodavano a lui, nella figura :r.iitrovata del vofo, un altro volo geniale, dissipate, neppuI1e ,avvertite, 1a Lieve confusione, l'indipendente caduta. In mez2Jo agli rattori, in costumi ' « perfetti », ,d' ep oca suntuosa, tramonto sanguigno livido ,argenteo del :rina­ scimento, manierismo ,di pieghe e ,sbuffa e arricciature, o di maschere d'ogni tempo, o di figure senza tempo, in spesso ,saio ,di ·cenere chiara, lin calzamaglia o tuta ader,ente, ·sporchi biancori, annullamento minuzioso e 176

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