Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

testo di Shakespeare che è l'Antonio e Cleopatra. Ho ri­ letto recentemente questo testo e mi ha colpito un par­ ticolare: nell'Antonio e Cleopatra in fondo ciò che accade è l'uccisione di un uomo, Antonio, attraverso quella sua pretesa supposta debolezza che è Cleopatra; egli viene ucciso in quanto pretendeva, rispetto ad Ottaviano, che gli si oppose, di essere insieme, come viene definito da Cleopatra, nel testo, il sole e la luna, il che riportato alla sintassi del simbolico di Durand, significa ancora andro­ ginia, significa ancora sintesi del simbolico, del maschile e del femminile. Ottaviano invece è solo « un sole » e pertanto questo scontro con il sole, che è il diairetico, il monaTchico nel senso sempre sintagmatico, porta a distruzione Antonio. Di fatto questa distruzione si opera proprio nel momento in cui viene a morire Cleopatra. Mi sembra che il momento culminante del testo sia dato proprio dalla morte di Cleopatra, morte che è monu­ mentale, per più versi, e che costituisce il risvolto del- 1'affermazione di Ottaviano. Ottaviano condottiero, diai­ retico uomo in armi, sovrano che esclude la totalità, direi la totalità androgina, totalità psichica, si afferma nel momento in cui uccide, per così dire, o meglio assiste alla bella morte di Cleopatra, la luna della psiche di Antonio. In altri termini i:l trionfo di Ottaviano segna la fine della possibilità androgina, che e:ria il sogno egiziano di Antonio, e l'affermazione della diairesi totale e quindi di tutto ciò che essa compOTta, ma non a caso il testo in rapida sintesi connette la morte di Cleopatra con l'or1dine, il funerale, l'esercito. Di fronte alLa morte di Oleopatra, Ottaviano decide di celebrare un funerale con perretto ordine, e celebrato dall'esercito, cioè c'è una netta contrapposizione: la bella morte della immagine femminile di Cleopatra ha come corrispettivo il raggiun­ gimento, per così dire, dell'iniziazione del giovane Otta­ viano in senso diairetico e monarchico. Tornando al testo di Amleto, mi viene in mente una frase di Amleto 123

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