Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978

Questa serie ,di appunti è un intreccio di voci, di silenzi, di sogni di cui si scopre il , senso solo se si riesce a non cercarl'o. Come nel labirinto in cui la difficoltà non sta tan­ to nell'uscirne quanto nell'entrarvi, non si devono guardare le parole come frammenti di una spiegazione, ma come la chiave di un cammino in cui la spiegazione non ha più senso. Maurice B�anchot Testimonianza di Ax. Trascrizione di Nicolas. Char­ les aveva sentito parlare dei successi ottenuti a Bruxel­ les da due o tre amici che ,erano andati a t,enere confe­ renz;e al Circolo degli sdenz;iati. Il circolo ospitava gente di ogni paese. Vitto e alloggio gratis e, in più, un · generoso c9mpenso giornaliero: lo si trovava solitamen­ te la sera, in camera ,da letto, o la mattina al bureau dell'albergo. Busta chiusa e un inchino del maìtre. La grande fortuna di Edgar in Amedea era stata fatta cosi, con un ciclo di conferenze e una paga giornaliera da fare invidia a un principe. Ti dirò subito le altre cose, visto che vuoi notizie di Charles. L'ultima volta che l'ho visto, è scritto nella mia agenda. Ce jour est le dernier où les amis de Charles l'aient possedé tout entier, par­ lant et agissant. 1La trascrizione della nota richiama, come se vi fosse un segno rosso sotto le parole, a quel parlant et agissant. Ora che mi hai detto tutto, pensare a Char1es mi dà un senso di pena, un'angoscia. Ax scrive altre parole senz;a importanza. Divaga, parla dei suoi sentimenti nei confronti di Charles. Notes di Lisaveta. La lettera del 5 febbraio è deci­ siva. Ax non aveva più sentito parlare di Charles e si era allarmato. Se scompariva, di tanto in tanto, nes- 77

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