Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
dicèsse, con Kelsen, che egli non è portatore di alcuna morale, ma solamente della sua sottomissione all'ordine statale. E l'accusato sarebbe altrettanto scandalizzato se gli si dicesse che forse nel suo crimine egli ha ucciso tanto la vittima quanto la viltà di suo padre o 1a bigot teria di sua madre. Ecco perché è meglio, in ultima ana lisi, tacere, perché la regola del gioco è innanzi tutto di non sapere ciò che si fa per poter continuare il gioco è innanzi tutto di non sapere ciò che si fa per poter continuare il gioco. Conclusione · La vendetta non è un termine famigliare agli psico analisti, ma è una ragione di più soffermarvicisi. Altri temi più eccitanti: la violenza il potere, il femminismo... riempiono congressi e riviste col fascino che esercitano, e non mancano psicoanalisti che si precipitano in que ste sabbie mobili, di cui l'ideologia contemporanea si compiace. La vendetta, al contrario, non si offre affatto a questi tentativi di maitrise. :La si mette più volentieri nel dimenticatoio riservato alle passioni, appena appena buone per i bambini e i popoli �<primitivi». Ma se lo psicoanalista, e con lui l'etnologo, sono im plicitamente invitati a diventare gli archeologi di un passato trascorso, è proprio per confinarci nel ruolo di esorcisti di vecchi demoni che non hanno più posto in una società moderna: il che significa che ci si attende da noi, una reale solidarietà con gli ideali della nostra Civiltà. Freud non è caduto in questa trappola. I suoi scritti sulla civiltà, sulle religioni, sul presidente Wil son... al contrario, sono sempre andati in direzione di una denuncia. Il che non ha impedito alla Società In ternazionale di Psicoanalisi, nel suo desiderio di far prova di onorabilità, di arrivare finanche ad affermare che 70
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