Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
tività. Il carattere paradossale di questo istinto di mor te è che sembra opporsi al principio di piacere, che è fondamentale nella teoria psicoanalitica. Freud ave va già affrontato questa difficoltà, opponendo al prin cipio di piacere, il principio di realtà 20 ; il quale sarebbe poi essenzialmente il :principio di piacere differito per la promessa di un futuro più grande piacere (fosse pure dopo la morte, nel paradiso). Freud a proposito sugge riva che potesse esistere un principio del ' « nirvana ». L'organismo troverebbe un piacere nella risoluzione del le tensioni interne da cui è , abitato, il godimento ses suale costituendo la più grande soddisfazione che l'or ganismo possa raggiungere. Ma anche in modo più ge nerale tutto ciò che è vivente tenderebbe ad un ritorno all'inanimato, al minerale. Non si può dunque separare · il problema del godi mento da quello della morte e indubbiamente il ter mine nirvana si riferisce qui alla filosofia hindù, in quanto essa situa la felicità suprema non in una so pravvivenza {che è poi la stessa cosa che la vita), come nella tradizione giudaico-cristiana, ma nel raggiungere uno stato di perfetta serenità, di godimento dopo un ripetersi delle reincarnazioni che ricorda la scansione ritmica dell'atto sessuale. Visitando recentemente l'espo sizione dei « Mostri dell'Himalaia», sono stato colpito dal vedere quale rappresentazione evidente del godi mento dà l'iconografia, con il titolo di « guardiano della legge »! Non c'è dubbio che la dismisura del dio dal viso estasiato e dalle inumerevoli braccia, si rifà al godi mento dell'atto sessuale. Che il godimento sessuale ,sia chiamato popolar· mente « la piccola morte», e che 1a sua rappresentazione sia tanto problematica quanto quella della morte, è ciò che ci permette di riunire in un sol luogo ciò che fa la legge, ma innanzitutto ciò che fa legge al desiderio. Non si potrà pertanto non riconoscere che la ricerca 58
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