Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978

ad ogni forma di violenza, collettiva o individuale, e pri­ ma di tutto davanti alla loro propria. Essi sono tutta­ via certamente attaccati alle nostre forme di società e nessun rivoluzionario propone l'alternativa con una so­ cietà di tipo Gamo, sicuramente meno crudele della no­ stra. Senza dubbio, 1� inchieste sociologiche non ci di­ cono tutto; ci sono altri valori ai quali siamo attaccati, anche se nostro malgrado. La proprietà Ho accennato alla sacralizzazione dello Stato da par­ te di Hegel; ma sarebbe fargli un'« ingiuria» (e attiràrsi la vendetta degli hegeliani), se si separasse dalla sua teoria dello Stato la sua base, che è nei rapporti che intercorrono tra l'Uomo e la sua proprietà 7 • Non esiste la libertà dell'uomo come fenomeno, egli dice, se non nel luogo dove la può effettivamente esercitare, e cioè nella sua proprietà. Senza proprietà, . la libertà resta una libertà vuota. « La persona dev, e darsi una sfera este­ riore per la sua libertà, se vuole esistere come idea» 8 • (Idea in quanto concetto realizzato). L'uomo ,esiste come persona in una dialettica dell'Essere e dell'Avere, e ciò introduce uno statuto della Ragione: « Nei confronti delle cose �sterne, il ragionevole è che io possiedo la proprietà» (par. 49). « Solo nella proprietà una persona è in quanto ragione» (par . 41) « ,La persona che si di­ stingue da sé, si distingue di fronte ad un'altra persona, e precisamente ambedue non esistono che come pro­ prietari» (par. 40). Questo rapporto con la proprietà è tuttavia un « di­ ritto astratto», al di sopra del quale si elevano il diritto di famiglia e il diritto di Stato. « Il diritto è dunque 1a libertà in generale come Idea» (par. 29) « Il diritto è qualcosa in generale di sacro, unicamente perché è 46

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