Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978

mato, perché ordina di dare a Cesare quel che è di Ce­ sare. Tuttavia, tien da parte quel che è di ,Dio. La laicizzazione dello Stato, come pure l'ateismo, hanno soppresso queste dispute di teologi. Hegel è diventato l'ideologo della sacralizzazione: « Lo Stato è la volontà divina come spirito present,e o attuale che si sviluppa nell'organizzazione del mondo» 4. Lo Stato incarna la morale, senza di esso l'individuo può accedere soltanto alla morale soggettiva. « Lo Stato è la realtà in atto del­ l'Idea morale oggettiva». L'accesso ad una Morale og­ gettiva è legato all'esistenza dell'apparato giudiziario di Stato. L'apparato certo può essere inadempiente, ma per questo Hegel instaura un Tribunale della Storia che con­ dannerà le perversioni e le insufficienze degli Stati. Ecco dunque una teoria che trae la sua coerenza da una pro­ spettiva progressista e teoleologica, che non lascia dubbi su un divenire dell'umanità, a partire dal quale si pos­ sano giudicare retrospettivamente i rischi e i tentenna­ menti dei tempi passati. Questo ottimismo non era condiviso da • Freud, che parlava più volentieri di « Disagio della civiltà». Condi­ vidiamo i suoi dubbi, così come critichiamo l'ideologia del progressismo, tanto per la Scienza quanto per la 60- cietà. Il Tribunale della storia, ha condannato il geno­ cidio degli ebrei da parte dei nazisti ma non quello dei Pellerossa da parte dell'America vittoriosa. Inoltre, que­ sto tribunale interpreta: il massacro delle streghe, lo spiega con gli abusi di un'Inquisizione ancora racchiusa nel Medio Evo e non con la necessità per la scienza di stigmatizzare un luogo della follia. Ma soprattutto, non accenna a ciò che non vuol sapere, per esempio, a quel famoso assassinio del padre dell'orda primitiva, su cui ritorneremo. Quanto meno si tratta di un Tribunale con sanzioni molto benevole, che glorifica sotto il nome di nobiltà e di borghesia, gli eredi delle rapine dei padri. Sono infatti i vincitori a scrivere la Storia. 43