Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
Il vendicatore e l'autore della legge Lo psicoanalista che viene invitato a dare il suo con tributo a un lavoro interdisciplinare *, non può evitare di domandarsi innanzi tutto quale posto gli sia assegna to, accanto al filosofo, all'etnologo, al giurista, al sociolo go... Se da lui ci si attende che faccia luce su quelle oscure radici che la vendetta potrebbe avere in un mon do istintuale a metà tra animalità e umanità, egli non può che deludere. Di ciò che potrebbe essere una ·«na tura» dell'istinto, non sappiamo nulla. Né con questo sappiamo meno dei biologi, che l'istinto animale lo co noscono solo come sapere. Un sapere che quando non sbaglia {perché può sbagliare), assicura la sopravvivenza dell'individuo e la continuazione della specie. Così nel l'uomo, possiamo conoscere dell'istinto, o meglio delle pulsioni, solo ciò per cui esse si «rappresentano», e gli psicoanalisti non possono studiare che le trasformazio ni di tali rappresentazioni. Il resto di ciò che possiamo dire sull'istinto può essere solo il supporto delle nostre moderne mitologie. Freud e Levy-Strauss lo dicono più o meno negli stessi termini: -Diffidiamo quindi dal reci tare le nostre mitologie. '' Questo saggio è nato nel contesto di un lavoro interdisci plinare in corso sul tema deUa «vendetta». 28
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