Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978

lo ha fatto, Charles ha avuto un nuovo attacco. E' sve­ nuto, di nuovo ha vomitato, e quando si è ripreso ha chiesto di essere lasciato solo, al buio. Carta del notes . Grafia di Lisaveta. Non si muove da giorni e giorni. E' come assopito. Temo che da un momento all'altro, sprofondi in quel torpore che il medico della clinica ha preannunciato. Sarà l'inizio del­ la fine. Ha un breve movimento delle dita della m · ano non paralizzata: di tanto in tanto, le muov:e verso l'alto e le abbassa di nuovo sulla coperta. Apre gli occhi, guar­ da il soffitto, li richiude. Carta · del notes. Grafia di Lisaveta. A mezzogiorno ha respinto la monaca che gli proponeva di prendere qualche cosa. Non poteva continuare così, doveva farsi forza, cercare di mangiare... Le cose che si dicono agli ammalati. Ha avuto un gesto di rabbia. J.dem . Pomeriggio. Se si eccettua lo stridore del tram (passa di mezz'ora in mezz'ora) non si sente nient'altro. La clinica è silenziosa. Le monache portano scarpe di panno. Id. Ha fatto molto caldo tutto il giorno. Non esco da una settimana. Da un momento all'altro può acca­ dere il peggio. Lisaveta. Lettera a Pier:rie. Caro Pierre, due righe per dirti che Charles è alla fine. Avvertirò anche Ax all'indirizzo di campagna. Chiedo scusa a tutti e due: non riesco a distogliere lo sguardo da Charles. E' diste­ so, fermo nel letto. A momenti non dà segno di vita. So che devo annotare minuto per minuto tutto quello che accade in questa stanza. Posso farlo soltanto così, in questo notes sul quale Charles non scrive più niente 134

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