Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978

Ancora di mano di Ax. Charles parait se trouver as­ sez bien dans sa maison de santé. Traiscrizione di Nicolas. L'appunto si trova sul ro­ vescio del biglietto precedente. Guérira-t-il? Voilà la que­ st ; ion, lui-meme ne parait pes avoir grande illusion là­ dessus, et de temps en temps il la.che des Crénom mé­ lancolique _ s qui vous navrent. Sopra · una carta più grande si · leggono parole di mano di Ax. Généralement il est gai, vigoureux, et prend sa douche avec plaisir. (Nota di Nioola i s: la lettera in­ tera dev'essere cercata. A quale tempo si riferisce Ax?). Ma il pomeriggio non era sempre cosi (lettera di Lisaveta): v'- erano giorni in cui Charles diventava ira­ scibile, inquieto. Certo, la sua vita trascorreva più quie­ ta nei tempi passati, quando la libertà dal male e da ogni a:ltro dolore era nel conto della vita. Ma io non so se ques,te parole che ora prnnunzio con mdlta d�ffi­ coltà, come se dicessi una bestemmia, non so · se la sua vita sia peggiore oggi di ieri. La speranza è un male. E l'abitudine può es-sere una benedizione, specie quando diventa regola. Charles, dopo il primo attacco, aveva imparato a camminare tra le quattro mura della sua camera, e ora non sa andare dal letto alla porta. Giorni fa mi ha fatto capire, che l'idea di scendere in giardino lo atterrisce. Gli avevo esposto nuovamente il mio pia­ no: uscire in carrozza, raggiunger-e un luogo quieto dove stare in pace. Chiamare Pierre con noi. Nota che quando dissi il nome di Pierre, egli non batté ciglio, ,anzi mi osservò con maggiore intensità e io credetti che quel nome fosse il solo a non procurargli quegli -�ttacchi d'ira che finiscono in accessi di tosse convulsa, in respiro affannoso e spossatezza, che lo tengono inquieto per ore e ore. Ma non potei proseguire né ricordargli il mio 106

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