Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
truppe regolari e aveva dato un ricevimento. Charles ricordava di essere entrato seguendo suo padre. Il viale era lungo e alberato, tutto in salita. Il suo ricordo più vivo erano le corolle e i _ petali delle marghe:r.ite che or navano le aiuole ai lati: erano alte quanto lui. Questa è la stor,ia del modo come oadde l'ultimo sobborrgo. Il quadro della stanza ventisei racconta la battaglia sul ponte: ma solo il momento culminante, quando gli in sorti e le t· ruppe regolari erano venuti alle armi cmte. (Taccuino di Lisaveta. Trascrizione di Nicolas). La porta si apre, entm la suora con il calmante. Si lenzio della domenica dopo il rumore della folla e lo stridore d�lle ruote dei tram. L'aphasie avait progressé. Lo testimonia la visita di F. E' entrato dopo la suora, alto e solenne. Si è avvicinato a ChaTles, che ha aperto gli occhi e gli ha sorriso. F. gli ha posto lia mano sulla fronte, alla stessa maniera di Piogey: per sentirgli la febbre e dargli un senso di calma. (Grafia di Lisaveta). Nicolas. Trasorizioni. Ancora sul temps des cravates rouges. L'ordine e il disordine sono 1e due parole che più frequentemente ricorrono nelle polemiche di carattere politico. Partiti deU'ordine, uomini dell'ordine, ordine pubblico. Il suono del pianoforte di Marguerite Gachet non si :sente, non si può sentire. La parola ordine ha un potere taumaturgico, la conservazione degli istituti poli tici è affidata in gran parte a questo potere. L'ordine presente ·si presenta come qualcosa di armonicamente coordinato, di stabilmente coordinato, e la moltitudine dei cittadirni esita e si spaura neH'incertezza di ciò che un cambiamento radicale potrebbe apportare. Allora per ché aveva pensato a un ordine nuovo? Ogni orrdine non èl unità, conservazione? e ogni unità non equivale a im mobiHtà, a silenzio, a morte? Si forma nella fantasia l'immagine di quarlcos,a di lacerato violentemente, non si 101
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