Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

fellatio nel corso del passaggio all'atto omosessuale 38 • In sostanza, l'alcool, connotabile come «spiritU:ale», do­ vrebbe funzionare fallicamente. Ma da cosa dipendereb­ be la «fallicità» dell'alcool? Qui il «fallicismo» del- 1'analista si trova nei guai, salvo a dire che, proprio nella misura in cui l'alcool non è la manna, e che quindi la sua presenza non è ' certa, l'alcolista, dell'a:lcool, ne feticizza le · ' metonimie : la bottiglia, il bar, il bicchiere, la «quantità», eoc. In questo modo si può arrivare a dire - sistemando l'alcolismo tutto dalla parte della perversione, cioè del rinnegamento (Verleugnung) fa'llico - che l'alcolista inconsciamente si colloca in una «parte» femminile. Lungi dall'esserci malafede o menzogna nel bevitore, la protesta virile tipica della «ideologia» alcolista avver­ rebbe a partire da una posizione femminile. Questa «femminilità» dell'alcolista ·spiegherebbe d'altronde la, collusione della sua sposa, che vedrebbe in lui un dram­ ma della «protesta fallica» da essa stessa patito. Sorge però il dubbio: fino a che punto questa tesi può dirsi verificata dall'esperienza clinica, o non è essa piuttosto il frutto di un accordo del.la c'linica al «fal­ licismo» della teoria? Certo, a favore del «fallicismo» (cioè essenzialmente dell'interpretazione dell'alcolismo co­ me perversione) gioca il fatto che esso è un disturbo per lo più maschile. !Il.effetti però abbiamo visto che certi usi legati alla «cultura della canapa», di cui è analoga la fenomenologia, producono all'incontrario una ideologia «femminiHsta» - non solo, ma se anche i soggetti .legati alla «cultura della canapa», o degli psi­ codispleptici, sono in posizione «femminile» rispetto al fallo, è un fatto che qui l'identità sessuale non è rile­ vante come nell'alcolismo. Un paragone del genere rischia in effetti di farci scivolare · nel deprecato culturali·smo. Ora la nostra idea è che l'inconscio, pur essendo il dominio delle connota:zioni, non è però il «regno 41