Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

ralità» femminea del latte. Ci si ricordi della concezione baudelairiana (« 1a femme est naturelle - clone infame») che lo induce al timorato elogio dei paradisi artificiali 21 Le donne in effetti sono escluse dal piacere iniziatico dell'alcool: quest'ultimo è riservato agli uomini, come la guerra, il foot-ball, o il sacerdozio. Del resto un E:nun­ ciato, opera dello stesso alcolista, è udito mille volte: « l'alcolista non è come gli altri». Appunto, l'« inizia­ zione» segna il soggetto come un tatuaggio - non si può «dissacrare» l'alcolista, da qui il suo scetticismo quanto alle possibilità di « guarire», cioè di cancellare il tatuaggio. Questa « aristocraticità» virilista dell'alcolista (che ne fa un rumoroso supporter della Patria e del Lavoro) è da vedersi in relazione con quella che C. Melman de­ scrive come « l'affinità, caso evidentemente unico, di questa affezione mentale con una classe sociale, in questo caso proletaria. Il disturbo del godimento ci in­ terroga su di una sociogenesi» 22 • Questa sociogenesi dell'alcolismo non deve essere confusa con un banale culturalismo: non si tratta di vedere l'alcolismo, fatto essenzialmente proletario, in relazione ad una qualche ideologia diffusa nella classe operaia, . bensì in relazione alla realtà, anche psicologica, dello sfruttamento. La sociogenesi consiste nel fatto che il padre reale nelle classi oppresse non può essere « padre padrone» se non derisorio, dato che la sua condizione di sfruttato non può non essere evidente per il figlio, futuro alcoli­ sta. In altri termini, l'appartenenza proletaria favori­ rebbe una disgiunzione completa tra l'Altro, ente im­ personale, imperativo «tirannico» (tirannia domestica che fa dell'alcolista una versione proletaria dei « bar·bons ridicules» di Molière), Insidiatore che pompa il godimento dai corpi, ed il padre reale, egli stesso, spesso, alcolizzato, anch'egli tirannello impotente ad occupare il posto dell'Altro. Il trattamento analitico 22 metterebbe 33