Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

inquietante ed aggressivo verso ì suoi, sì trattava invece dì un acting-out, di un'estensione, di una risposta senza far parola» 11• Ora, l'acting-out - che nell'accezione di J. L. Moreno come nella nuance dell'Agieren freudiano 12 indica ap­ punto «recitare», «mostrar fuori» - èl quello della parata dell'alcolista: parata che egli è sia quando prevale l'ideale •dell'Io - la vita operosa - sia quando prevale l'Io i:deale, il narcisismo immaginario - l'ubriachezza. Alloché invece l'alcolista, «cedendo» (anche qui si con­ nota la «caduta») al Tentatore, chiede, a dispetto delle promesse, da bere - oppure quando non si mantiene in piedi, allorché la sbronza svapora - si ha passaggio all'atto, che non è appunto parata, ma vero e proprio atto «suicidario» del soggetto, talvolta eseguito come in una specie di transe. ,In questa oscillazione tra acting­ out e passaggio all'atto in cui l'alcolista è preso, egli evita la classica suite nevrotica inibizione-sintomo-ango­ scia. Riprendendo lo schema elaborato da Lacan nel 1963, abbiamo 1 3: Difficoltà ,-------------·------------,� INIBIZIONE IMPEDIMENTO OSTRUZIONE (embarras) ($) .9 e: COMMOZIONE SINTOMO PASSAGGIO ALL'ATTO � AGITAZIONE ACTING-OUT ANGOSCIA � t (émoi) (a) Si vede come, nella sua oscillazione, l'alcolista evit::.i. sia il sintomo nevrotico che l'angoscia, quest'ultima mas­ simo grado sia della dimensione della .difficoltà che della dimensione del movimento, operando un continuo «salto» trasversale tra passaggio all'atto ed actìng-out. 29

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