Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977
presentate a degli ascoltatori che devono indovinare a chi si rivolge la voce femminile e con quale intenzione. 11 Pare che lo scivolamento del tono verso l'alto sia anche in olandese un tratto caratteristico della dvetteria. I soggetti olandesi di Luise Kaiser dovevano pronunciare delle vocali iso late suggerendo certe emozioni. Le donne mostravano una ten denza nettissima ad alzare la voce verso la fine per esprimere un atteggiamento affettuoso, della gentilezza. « In kindness se vera! female subjects sho;Ned à rising towards the end of the utterance» (Kaiser, 1962). 12 Si tratta, certo, di una certa espressione sonora dell'iro nia che è tuttavia frequente, tipica, come testimoniano l'analisi acustica delle frasi ironiche ungheresi, francesi, inglesi, tedesche (Fonagy e Magdics, 1963) e i test basati sulla sintesi della parola (Fonagy, 1971). ,I soggetti dovevano indicare l'atteggiamento sug gerito da una cinquantina di varianti di due frasi ungheresi, sintetiche, al dipartimento Fonetico dell'Università di Edimburgo (direttore: Prof. Dr. Abercrombie). Il modello che stiamo per discutere ha riportato il massimo dei suffragi « ironico» (90%). u Vi sono parecchi processi che permettono di sopprimere il messaggio intellettuale.::.- tJn filtro passa-bassi può eliminare le frequenze al disopra di 300 o 400 Hz e rendere così la parola inintelligibile senza intaccare la struttura prosodica. Si può ottenere un effetto analogo registrando direttamente le vibra zioni delle corde vocali grazie a un laringografo. Oppure, sen za ricorrere a dei mezzi tecnici, si possono formare parecchie frasi pseudo francesi o pseudo ungheresi dette con collera, di sprezzo, ecc.. La frase pseudo ungherese Kiszera méra bavatag è servita da base ai test dei quali parleremo più oltre. 14 « Scale, scale a pioli, camminare su una scala o una scala a pioli, la salita come la discesa, · sono delle rappresen tazioni simboliche dell'atto sessuale» (Gesammelte Werke, Il� III, p. 360). Rreud riconduce il volo vissuto nei sogni a una esperienza infantile: c'è sempre uno zio che « fa volare» il bambino e quest'ultimo ne prova gran piacere. Nei sogni, lo zio sparisce, e resta il corpo sospeso nell'aria. Freud rinvia con temporaneamente all'interpretazione genitale del volo · che si riflette nelle metafore (ted. vogeln / lett. « fare l'uccello» /, « praticare il coito»), la rappresentazione greca e romana del fallo alato, e si riferisce alla teoria di Paul Federn, che ricon duce quei sogni all'erezione che si vive come una vittoria ri portata contro la gravità (Freud, 11-111, pp. 398-399). La gra vità è parzialmente superata nell'acqua dove il movimento rit mato del moto rinforza ancora i legami che lo uniscono all'atto sessuale. 162
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