Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

per respingerlo e se la svigna per essere inseguita e oat­ turata. Grazie a questo stratagemma essa sfugge ogni responsabilità procurando al patner la gioia della con­ quista, piacere sadico che aggiungerà un certo sapore al piacere sessuale. Questo gioco troppo limpido ne nasconde tuttavia un altro, meno apparente, che è l'inverso del primo. Mal­ grado la sua reticenza apparente è la donna che provoca questa volta l'uomo, è lei che svolge il ruolo attivo e maschile, realizzando il vecchio sogno, il fantasma fallico, senza rinnegare tuttavia il suo sesso, al contrario, accen­ tuando la sua femminilità, svelandola a momenti nel corso dei suoi sgambetti vocali. Sembra essenziale che il velo non sia levato che discretamente, durante qualche centesimo di secondo, senza rompere il fascino del mi­ stero e senza troppo spavenatre il partner maschio, un faurio piuttosto mallarmeiano, che è attratto e contempo­ raneamente respinto dalla sessualità femminile. (La sedu­ zione operata dalla donna presuppone una certa reti­ cenza da parte dell'uomo). Il registro di petto, il livello tonale basso-medio e il timbro velato e oscurato met­ tono in evidenza l'elemento maschile e sembrano conte­ nere una promessa tacita e fallace di integrità bisessuale, come per rassicurare il partner che, forse, non ha inte­ ramente superato lo spavento che gli aveva inflitto la vista della donna «mutilata». Come dimostra la mimica vocale, esiste civetteria e civetteria. Il livdlo tonale inferiore basso o basso-medio e il timbro molto velato (nasale) e oscuro possono pre­ stare un aspetto sinistro e minaccioso aUa performanza vocale. E' di solito la voce dell'adescatrice, della sirena che spia la sua preda. L'inversione dei ruoli è completa: l'uomo deve soccombere e la donna prenderà il soprav­ vento, in tutti i sensi del termine. E' il ruolo che assegna­ no musica e pantomima alla prostituata del balletto di Béla Bart6k quando essa invita con gesti lascivi i pas- 138

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