Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

stesso, tuttavìa gli intervalli sono ridotti a una terza o una seconda (fig. 12b). Questo schema esprime general­ mente una collera che si cerca di dominare e di smorzare e figura sovente nei dibattiti scientifici animati. I tre altri modelli sono qualitativamente diversi. Nel primo un accento particolarmente vigoroso col­ pisce l'inizio della frase, il tono risale improvvisamente di una quinta, di una sesta, per ricadere bruscamente al livello di base (fig. 12c). La passione scoppia, nulla può più dominarla. L'aria tossica è espulsa in massa fin dalle prime sillabe. Si vuol portare, senza attendere. oltre, il colpo mortale all'avversario. Dopo l'espulsione, la tensione ricade a zero. Questa interpretazione è con­ tenuta in germe nel termine scoppio di collera, che pa­ recchie lingue utilizzano per designare questo atteggia­ mento. Il dinamismo inverso (fig. 12d) della terza formula melodica riflette una strategia pulsionale opposta; l'ac­ cento principale è spostato verso la fine della frase, a dispetto delle regole accentuali dell'ungherese, lingua ad accento iniziale; poi, quando la pressione interna di- · venta intollerabile, una enorme massa d'aria esplode, facendo rimontare bruscamente il tono di una sesta. La ritenzione serviva dunque unicamente a preparare l' esplo­ sione mortale. C'è infine una tattica che differisce ugualmente dalle tre altre. Malgrado gli accenti forti regolarmente spa­ ziati, il tono è immobile, orizzontale (fig. 12e). La collera e perfettamente domata - la persona che parla riesce a bilanciare le oscillazioni importanti della pressione subglottica regolando sapientemente la tensione delle corde vocali 9 • Si sente la collera sotto la maschera della calma ap­ parente - la forte contrazione dei muscoli espiratori e glottici, la contrazione delle ogive faringee e la tensione dei muscoli linguali e facciali si riflettono nella voce - 129

RkJQdWJsaXNoZXIy