Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

primo musicologo europeo, e anche nei commentari fo­ netici sanscriti (come nell'Atharva - Veda Pratiskhya). Uno dei termini tedeschi per l'intonazione è la parola Tonbewegung « movimento tonale», il termine ungherese hanglejtés significa letteralmente « danza tonale». Que­ sta proiezione spaziale del tono è giustificato dal fatto che è più facile produrre una nota alta alzando la testa e una nota bassa abbassando il mento. E' questo che ci permette di distinguere gli alti dai soprani su una delle ali del trittico dell'altare di Gand, dipinto dai fratelli Van Eyck, che rappresenta il coro degli angeli. Questo rapporto ben stabilito tra la frequenza delle vibrazioni e il movimento spaziale ci permette di ridurre i gesti manuali o corporali a delle dimensioni modeste e di nasconderle completamente alla vista. La mimica glottale si presta perciò meglio dei gesti manuali alla trasmissione dei messaggi confidenziali. Le intonazioni emotive rivelano soprattutto dei se­ greti collettivi su scala nazionale e internazionale. Le parole come collera, tenerezza, angoscia, languore, civet­ teria; ironia sono poco rivelatrici. Esse ci permettono di classificare, grazie a queste etichette, un numero illi­ mitato di atteggiamenti personali, senza rivelare la loro struttura e la loro composizione. I concetti che queste parole coprono non contengono altro che i contrassegni indispensabili per una classificazione provvisoria e su­ perficiale. La collera e la tenerezza Questi atteggiamenti non · si dichiarano, non si rive­ lano che attraverso la voce, la mimica proiettiva dell'in­ tonazione. La curva tonale della .figura 6 e quella di una frase francese pronunciata nel corso di un litigio; la figura 7 presenta la curva di una frase pseudo-ungherese 124

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