Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

instaurare di nuovo l'armonia prenatale, l'unione com­ pleta con la madre. Si potrebbe vedere nell'alta regola­ rità della voce tenera una aspirazione a questa armonia e una anticipazione della felicità ritrovata nell'unione dei sessi. Accettando la bella ipotesi filogenetica di Fe­ renczi, si potrebbe ricondurre la preferenza delle strut­ ture periodiche agli schemi ritmici della vita diluviale e preterrestre, di cui l'esistenza intra-uterina . sarebbe una ricapitolazione. 'Il piacere e il godimento causati dal­ la vibrazione periodica delle corde vocali sarebbero do­ vuti in parte alla regressione thalassale. In ogni caso è certo che l'indebolimento del con­ trollo intellettuale (narcosi, nevrosi, psicosi, estasi) è regolarmente ::iccompagnato dall'apparizione di forme ritmiche semplici Lhc indicano là presenza e la preva­ lenza dell'obbligo di ripetizione. La poesia, ç:he rappresenta una discesa volontaria verso gli strati profondi dell'inconscio, sembra stretta­ mente legata a una strutturapone metrica dell'espres­ sione e del contenuto. La musica, infine, che riflette di­ rettamente delle velleità inconsce, è dominata e osses­ sionata a tutti i livelli dall'obbligo di ripetizione, a par­ tire dal tono musicale fino alla struttura dell'opera inte­ ra già contenuta in . germe dal tono isolato (Fonagy, 1960). Il carattere provvisorio e incompleto delle spiega­ zioni fornite è _ fin troppo evidente. Si potrbebe tentare ugualmente una interpretazione diversa partendo dalla pulsione di afferramento postulata da I. Hermann (1936); e vedere nella contrazione violenta dei muscoli sfinteri­ ci il riflesso glottico di una imposizione manuale e nel contatto tenero e ritmato delle corde vocali un riflesso di carezza (voce carezzevole). Questa interpretazione non escluderebbe quella proposta da Pfeifer e si accorder,ebbe bene con l'ipotesi di una regressione intra-utrina, visto che con l'afferramento il bambino ri- 122

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