Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

2. La voce Quel che facilita l'analisi e l'interpretàzione della mimica laringale _è la sua semplicità, dovuta al numero ristretto delle scelte possibili: le corde vocali possono essere discoste, possono accostarsi e vibrare, possono essere compresse per impedire od ostacolare il passaggio dell'aria attraverso la glottide; le bande ventricolari pos­ sono nello ·stesso modo essere discoste, accostate o compresse; i ventricoli che separano le bande ventric"o­ lari delle corde vocali sono decontratti o più o meno contratti - si tratta in fondo della scelta di un grado di contrazione al livello glottico, che si aggiunge alla scelta del gesto polmonare: espirazione violenta o dolce, rapida o rallentata. La seconda legge dar:winiana dell'espressione delle emozioni, la legge dell'antitesi, vuole che un atteggia­ mento mentale «negativo» - diametralmente opposto a un altro atteggiamento espresso conformemente al prin­ cipio delle abitudini associate, utili {«serviceable asso­ ciated habits») - produca automaticamente dei gesti diametralmente opposti a quelli che costituiscono l'espres­ sione di questo primo atteggiamento. Appare quindi pre­ vedibile che l'approccio dolce, tenero, affettuoso, conduce a una decontrazione dei muscoli espiratori e glottici. Effettivamente, nella parola tenera l'espirazione esige soltanto un minimo di sforzo dei muscoli espiratori e si effettua essenzialmente con la decontrazione dei mu­ scoli inspiratori e le forze elastiche della gabbia toracica: l'entrata glottica si apre largamente, i ventricoli sono inarcati, le bande ventricolari allontanate l'una dal­ l'altra 6 • Questa decontrazione e questa distensione muscolari esprimono l'assenza di velleità aggressive e giustificano in parte la metafora della voce carezzevole. Questi contrassegni negativi caratterizzano due spe- 114

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