Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

Quel che avv1cma l'accento enfatico - e la perfor­ manza articolatoria espressiva in generale - ai sintomi isterici è la realizzazione mimetica di un fantasma, la sua interiorizzazione, la sua incorporazione, il salto nel soma (Freud, V, 200). Quel che lo distingue da un sin­ tomo è la perfetta integrazione di una attività pulsionale alla comunicazione verbale. Occorre operare delle distin­ zioni tra l'accento enfatico della collera e l'accento gram­ maticale o logico. L'accento enfatico è espressivo poiché esprime di più e altro di una frase neutra che non com­ porta altro che accenti regolari e grammaticali. Questo « plusvalore » è dovuto a una regressione. Nel corso di una crisi di collera - una specie di accesso isterico attenuato e controllato - si fa una ricaduta istantanea, si ricade nel linguaggio organico del neonato. L'espres­ sione si trasforma in 'ex-pressione, nel senso letterale del termine, diventa un sostituto di sostanze corpor�li (Shar­ pe, 1940). L'accento enfatico restituisce il linguaggio cor­ porale senza distruggere il messaggio verbale. Il rapporto tra la performanza linguistica e il messaggio corporale diventa sensibile - si risente pienamente il piacere che nasce dalla loro fusione - senza divenire cosciente. Que­ sta contraddizione apparente è alla base del piacere esclu­ sivo e senza rimorsi che ci offre la fonazione espressiva e, in generale, il linguaggio espressivo, compresa l'espres­ sione poetica 5 • L'accento grammaticale o logico si riallaccia allo stesso modo alla sua base biologica e pulsionale. Questo rap­ porto tuttavia - in seguito a un perfetto addomesti­ camento, sublimazione della performanza sadico-anale - non lascerà alcuna traccia né nella coscienza né nella percezione emotiva. H3

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