Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

di procedimento attuato dal libro e il significato globale di tale procedimento. Ancora una volta, io credo che ciò che conta non sia tanto la rispondenza ossia giu­ stificazione, più o meno logica, che i vari sensi libe . rati dalle parole possono trovare nel significato generale del contesto, del luogo in cui sono incorporati, quanto ­ il loro muoversi, derivare attraverso l'intero corpo del libro, ossia di quella sfera che ha il Testo, non al centro, ma su tutti i punti della superficie. Così non è neppure pertinente parlare, come poche righe più in alto, di si­ gnificati «incorporati» in un certo luogo, giacché la natura specifica del lavoro joyciano è di farli scorrere via, fluire attraverso (come relitti? massì, come relitti) . . Si apra Finnegans Wake alla prima pagina (conven­ zione, giacché come ogni lettore mediocremente infor­ mato sa, qui la fine si salda all'inizio). La prima parola, riverrun ossia: river (fiume)-run (corso) può essere as­ sunta un po' come mannequin secondo la terminologia saussuriana degli ipogrammi, ossia come gramma, no­ me, «testo sotto il testo», «pretesto», che produce il discorso: oltretutto, è un luogo comune della volgariz- . ,zazione joyciana il predominio del fluido, dello scor­ rente, delle acque etc. in Finnegans Wake. Ecco dunque · trascritte le prime cinque o sei righe del testo secondo un criterio che tende a mettere in evidenza il ricorrere della parola-terna river e delle lettere che la compon­ gono: «RIVER-Run, past EVE and Adarn's, frorn swERVe of shore to bend of bay, bRings us by a cornrnodius Vlcus of REcIRculation back to Howth Castle and En­ VIRons. // SIR TRistrarn, VIolER d'arnores, fr'oVER the short sea had passencore rearRIVEd frorn North Armorica on this side the scraggy isthrnus of Europe Minor etc...» Oltre che l'intero significante river sono facilmente isolabili i suoi ipogrammi, i suoi frammenti ve, erv, ri, vi, re, ir, vir, er, ver, rive, diretti o rovescia- 8 9'

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