Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

corpo; e il cinema-cinema (teatro) ormai nel suo com­ plesso risulta nelle sue forme classiche e compiute (un tempo da Adorno attaccato e da Benjamin pregiato per la forma di fruizione «distratta» che indurrebbe) qual­ cosa che richiede una visione troppo poco distratta e insieme «globàle» (per questo, funzionano meglio oggi come «cinema» i concerti pop, le gare negli autodromi, le Olimpiadi in televisione, etc...). Diventa, forse solo oggi (se poi tutti avran voglia e modo di farsi i loro film), un testo, mentre prima era prodotto come un testo ma risultava sempre una sorta di «metatesto». Fuori da esso, fuori dai suoi stessi film�esperimento che non possono riuscire loro a essere fuori, si sviluppa ormai un «dentro» senza confini dove tutti hanno le paure e i tremori dei divi attori, un film indistinto che (ci) si srotola. Da quanto tempo. Ancora. Enrico Ghezzi 165

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