Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977
(personaggio della finzione) ma non è neppure il sog getto dell'enunciazione. E' un soggetto ancora altro. Chi guarda dunque? Ma appunto il « protagonista» di quella terza sottosequenza in cui lo sguardo in mac china e il controcampo vuoto non sono più trasgressioni momentanee ma costituiscono il testo nella sua persi stenza, in cui la trasgressione dura e si fa testo. Chi guarda è il soggetto mostruoso che il testo, facendo convergere in una figurazione unica tutto il sistema dei suoi codici, ha costruito. Personaggio bifronte al centro di uno spazio vuoto e uniforme, personaggio a due teste che guarda con quattro occhi e parla con due bocche. Ciò che dice è · insieme il discorso del desiderio (« Vo glio partire anch'io con le pecore mie... tu stai sempre con me giorno e notte») e il discorso della realtà (« Seì pazzo... ma quello t'ammazza»). Soggetto diviso che (ci) guarda a occhi sbarrati. Soggetto sbarrato. Alberto Farassino 1 Cfr. soprattutto Nkk Bro=e, The Spectator-in-the Text: The Rhetoric of Stagecoach, in « Film Quarterly», wintér 1975- 76, già presentato come comunicazione al Primo Congresso del l'Aiss, Milano, giugno 1974. Trad. frane. Rhétorique du texte spéculaire in Communications, 23, 1975, e· Thierry Kuntzel, Sa voir, pouvoir, voir, in ça- cinéma 7/8, 1975. Cfr. anche, per la questione del « punto di wsta» Stephen Heath, Film and Sy stem, Terms of Analysis, in Screen, summer 1975 e Idem, Nar rative Space, in « Screen», Autumn 1976. . ' Cfr. appunto le conclusioni delle analisi citate di Browne e Kuntzel che si riferiscono a due film classici: Ombre Rosse e La pericolosa partita. 3 Per es. nella sequenza di Ombre rosse analizzata da Nick Browne lo sguardo dell'autore coincide con quello di! Lucy. • Cfr. Thierry Kuntzel, op. cit., p. 95. s A. Lan [Arturo Lanocita], in « Còrriere della Sera», 14 ottobre 1950. 152
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