Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

tazione viene lasciata ai critici e ai lettori di poesia, solo a loro. A questa istanza, del linguaggio poetico, infine si rivolgeva direttamente anche il mio discorso: e infatti aveva dovuto sottrarsi o riparare, quasi ovunque, al suo incontro, per osservare la partizione e la misura, alle quali si può alludere anche coi tempi funzionali, il diver­ so e la continuità declinati dalla seguente prescrizione: prima considerare che �< l'inconscio non lascia fuori del .suo campo nessuna delle nostre azioni», poi impiegare la consapevolezza che « non c'·è forma di stile in cui l'inconscio non abbondi». Ma anche ora, nella considera­ zione della 1ettura della poesia, ammettevamo dubbi ed equivoci in larghe zone, nella congettura e nella vicenda di un fitto gioco. Le certezze divulgate e quasi tutte .pacifiche possono mantenere nella « ricerca immanente» 12 , nel dominio dei messagg,i formali, cioè di•« valori di senso non seman­ tici, ossia non razionalizzabili, da ascrivere unicamente alle strutture formali» 13, una polarità originale di signifi­ cante e significato, la cadenza, interamente consegnata all'intimità e al carattere della forma poetica, di un rap­ porto e uno scambio, tra struttura e messaggio, da ese­ guire distintamente nell'« entità autonoma» del signifi­ cante. L'autoriflessione del linguaggio poetico, l'alterazio­ ne e lo spostamento della significazione comune, l'eviden­ za del rinvio del significante a se stesso, evidenza in cui immergere e risolvere lettura e conoscenza del significan­ te poetico come - · «manifestazione di una struttura» 1 4, que­ ste certezze, ed altre attinenti, possono concorrere in una fenomenologia specifica della percezione estetica e adattarsi, nell'analisi letteraria, com'è accaduto, a un pro­ cesso bipolaTe e spesso meccanico di autorizzazione o riduzione della struttura al messaggio (a una significazio­ ne regolarmente nominata o descritta, e quindi razionaliz­ zabile) nella materia, nell'articolazione, nell'ordine del si­ gnificante. Per non dire -della psicologizzazione di que­ sta materia e di quest'ordine: che è un modo allettante ( così parrebbe dall'insistenza) e ingenuo, quanto facile a dimostrarsi, di ricomporre il gioco combinatorio (di un 52

RkJQdWJsaXNoZXIy