Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

era la visione oscena: non ci pensavano neanche, era la visione ridicola» (op. cit., pag. 794). 3 ' Op. cit., pag. 990. " Questa espressione dal tono clinico è usata da Starobinski ne 'L'oeil vivant ', opera che comunque, assieme a 'La transpa­ rence et· l'obstacle ', rimane indispensabile per una lettura atten­ ta di Rousseau. 36 R9ussEAu, op. cit., pag. 999. 37 « Il suo maledetto commesso fu pm avvilente che mai: divenne anche faceto e beffardo. Mi disse che avrei fatto la mia strada con le donne» (op. cit., pag. 788). 38 « Si, non vi ha dubbio: bisogna che io abbia fatto, senza accorgermene, un salto dalla vegli,a al sonno, o piuttosto dalla vita alla morte» (Le passeggiate solitarie, cit., pag. 1321). 39 « Ecco il bene che mi hanno fatto i miei persecutori, esau­ rendo senza limiti tutte le prove della loro avversione: si sono privati d'ogni dominio su di me, e io posso ormai burlarmi di loro» (op. cit., pag. 1322). "' Bassa divinità, quella che nel Primo Discorso coabita lo spazio occupato dagli uomini, Dio quindi della natura e non il Dio che, come dice De Sade, « sconvolge la natura ,,. 41 Op. cit., pag. 1356. 42 Sul tema dell'espansione in Rousseau, cfr. P. Burgelin, La philosophie de l'existence de Jean Jacques Rousseau, Paris 1952. 43 Si ricordi invece l'uso che i philosophes facevano della metafora del ragno, rappresentandovi la funzione essenziale del­ l'uomo come aspirazione alla massima espansione: al contrario Rousseau, già nell'Emilio, invitaya ad imitare « l'insetto in mezzo alla sua tela». 185

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