Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

ta al culmine di un discorso dove detto e non-detto ven­ gono a coincidere. E/ importante, come dioe Rous · seau nei Dialoghi, scegliere la « parola giusta», ma cos'altro può essere questa parola se non il silenzio delle Passeg­ giate, il silenzio dell'impassibile che tutto ha detto e che nul1a deve aggiungere perché in lui, che nmmaginazione anticipatrice ha spinto nella persuasione della Morte, la verità, proprio lei, parla. Silenzio dell'impossibile, dell'inquietante profondità dove ,la parola originaria tramanda la verità dell'origine, di quella natura che « non mente mai», ma ché non mente _ perché non è in nessun luogo. Roberto Carifi 1 EMILIO, Opere, a c. di P. Rossi, pag. 358, Firenze 1972: 2 Confessioni, Opere cit., pag. 806. ' Mi sembra opportuno rendere con ' perversione ' il . ter­ mine ' dépravation ' con cui Rousseau indica, più di una volta, lo stato non naturale. • Le passeggiate - solitarie, Opere cit., pag. 1355. ' Sul terna dell'onanismo, il 'pericoloso supplemento ', si vedano le pagine che Derrida dedica a Rousseau in ' De la grarn­ rnatologie '. • Cfr. Discorso sull'origine della disuguaglianza, Opere cit., pag. 56. 1 Op. dt., pag. 51. ' « Il fisico è quel desiderio generale, che porta un sesso ad unirsi all'altro», op. cit., pag. 57. ' « Ora è facile vedere che il morale dell'amore è un senti- mento artificiale, nato dall'uso sociale», ibidem. 10 Cfr. op. cit., pag. 64. 11 Passeggiate, cit., pag. 1360. 12 L o heideggeriano 'diirftiger Zeit '. 13 ROUSSEAU, op. cit., pag. 1360. " Op. cit., pag. 1364. 15 Ibidem. 1 • « Mi accingo ad un'opera senza esempi e senza imitatori. Voglio mostrare ai rniei simili un uorno in tutta la verità della natura, e quest'uomo sarò io, io solo», Confessioni, cit., pag. 747. 181

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