Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

trasparenza che rende impercettibili, . alla nuova esisten­ za che non è più che un punto, il punto più solitario . sulla terra, senza né prossimo né amioo, senz'altro « fra­ tello, prossimo, amico che me stesso 1>? Il compito delle Confessioni era quello, si è visto; di dire la verità, tutta la verità fino al punto in èui la propria ·storia, raccontata fino · in fondo, restituisse alla verità la sua trasparenza, la sua limpidezza originaria, La verità dertta fino in fondo, fino all'esaurimento. dei fatti, fino ,all'esaurimento della propria storia, è restituita all'o­ rigine, all'immobilità dell'arché, al fondo senza fondo del dire originario prima di ogni storia , prima di ogni divenire e quindi di ogni·« diapherein ». Il fatto che Rous­ seau, nelle· Passeggiate, descriva se stesso neil'immobili­ tà ,che lo fa simile a ,Ì:>io e si descriva simile a . Dio perché immobile, indie� che il proprio divenire, il pro- . . prio -espandersi 42 e quindi il proprio dif-ferire da se stesso sono giunti al punto _ in cui la fine si ricongiunge al principiò, in cui l'identità perduta è ritrovata nel para- . dosso della rinuncia all'identità acquisita. Non era del resto una morte che si doveva ritrovare? non è l_a morte . dellà natura, la propria natura morta che Rousseau rievo' ca nell'immaginario anticipando, . nella fuga del persegui­ tato, la propria morte? E' così che Rousseau è resnituito all'onnipotenza ed è sottratto alla minaccia che tiene so­ speso il godimento, in un punto decentrato da ogni ek-si­ stenza, in un punto che è un centro assoluto da dove tutto può essere guardato ma che nessunq potrà mai. vedere. . · . . Nessuno dei mortali, nessuno degli ,impotenti cospira­ tori potrebbe ormai penetrare nella tana di questo ra'" gno che si è mangiato la tela 43 , di questo fuggiasco nasco- sto in un angolo dell'universo irragiungibile dalla violen- za dello sguardo. Nell'oscurità dell'abisso, dove qualcosa brilla, dove brilla la verità che non ha altro giudice che se stessa, altro testimone che la pienezza del proprio dire, · 1a sog­ gettività radicale si raccoglie nella sorgente di luce, nel­ la vuota e immensa vertigine dell'assenza, di nuovo evoca- 180

RkJQdWJsaXNoZXIy