Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

fessorio costituiva l'ultimo tentatirvo di comunicare e con­ cludere che esso è fallito perché la verità di cui sopra non è stata creduta. Ma basterà riflettere sul fatto che i rapporti tra verità e fiducia non sono mai così semplici, per far fede a Rousseau di essersi proposto ben altra cosa da quella di chi, raccontandosi, ohiedes,se all'a­ scoltatore un giudizio. Non resta che attenersi alla preci­ sazione che « il mio scopo è dire l,a verità, ma non farla crede!'e» e poi aggiungervi « tutta la verità nient'altro che la verità», per comprendere che le difficoltà delle Confessioni sono del medesimo OI'dine di quelle di· un testimone che, prendendo per buono l'invito di un giudi­ ce a dire tutta la verità e nient'altrn, pretendesse di dirla davvero e in -sovrappiù di essere creduto. Questo perché la Legge è alla ricerca di qualcosa di cui poter giudicare, · ed il testimone di fronte a lei testimonia di un sapere, di un sapere per la Legge appunto, che con · la verità ha ben poco a che fare. Sta di fatto· che la verità, per essere creduta, va detta solo in parte, e di questo · Rousseau è consapevole al punto che la sua verità tota­ le, il suo « tout dire» ha di mira esattamente l'opposto, la sospensione definitiva del giudizio dell'altro. L'ascoltatore mancato, e la trasformazione del pubbli­ co nell'oscurità della cospirazione persecutrice, non . so­ no imprevis i ti, frutto di un imperdon.rbile errore, bensì il risultato di un consapevole processo di ,autoesclusione dalla realtà circostante fino all'abisso dove l'impotenza che sin dall'infanzia tormenta J.ean Jacques (le apparen­ ze mi condannavano) si trasforma nell'onnipotenza 39 di chi vive ormai nello sguardo di Dio 40 , neHa trasparenza di una Verità originaria che lo rende invisibile: {< Quanto a me, se possono vedermi, tanto meglio; ma quesito sem 0 bra impossibile, per loro: al mio posto non vedranno • mai che il J.ean Jacques che si sono fatto, costruito secon­ do il loro cuore, per odiarlo comodamente. Avrei torto, pertanto, di • addolorarmi per il modo · con cui mi vedo­ no: non ci debbo prendere nessun interesse, se non vedo­ no me, in quel modo» 41• Ma come si èJ giunti a questo, come si è giunti alla 179

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