Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
bile), ma di guardarla in faccia in tutta la sua realtà, di analizzare, sotto i suoi vari aspetti, il sintomo delle ten sioni e dei comportamenti in atto tra i giovani, e tra i giovani studenti, per assumere una serie di posizioni che abbiano il segno, se non altro, della cartesiana chiarezza e distinzione. Distinzione che significa tra l'altro - e forse soprattutto - presa di distanza e separazione del le responsabilità di fronte alle forze che su1 disordine, sulla tensione, sulla mancanza di chiarezza puntano le proprie carte, quando addirittura di questo disordine non siano direttamente fomentatrici. E non si tratta so lo di forze catalogabili come « fasciste» o « neofasci ste», anche a voler credere che non coinvolgano tutto il blocco di potere e di maggioranza, più o meno silenziosa. Intanto, il '68. Si è molto discettato intorno alle analo gie e alle differenze. Ma sembra che si sia eluso, o non lo si sia posto immediatamente al centro dell'analisi, il nodo strutturale che rende imparagonabili le manifesta zioni e le cause stesse della protesta (e rivolta) giovani le, a circa dieci anni di distanza. Guardiamo già al così diverso iter del movimento. Il « 68» ha le sue origini negli USA, a Berkeley, nel Paese capitalisticamente più sviluppato, in una fase ancora sostanzialmente di ascesa del ciclo economico. E investe, più o meno rapidamente, le grandi città del capitale, Berlino, Francoforte, -Parigi, Tokio, Milano. Si continua, e in parte temporaneamente si salda, negli USA, con quella pur specifica emersione del proletariato nero e dei suoi ghetti urbani, tra i quali, non casualmente, Detroit; tenta un coUegamento con la classe operaia nella Repubblica Federale Tedesca e in Francia, con alterna fortuna e difficoltà di ordine diffe rente; incide con forza in Italia sulla svolta qualitativa del1e lotte sindacali che coronerà nell'« autunno caldo» del '69 e agirà anche successivamente, per esempio con la promulgazione dello Statuto dei lavoratori, sul tessu to dei rapporti giuridici, salariali, persino politici, tra le classi antagoniste. Forte vi era, e non solo nell'articolazio ne empirica, la presenza di un'istanza internazionalista e 120
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